Paese delle belle donne
Nel 1929 un giornalista de “La Stampa”, Riccardo Bacchelli, visitò il Gargano giungendo sino a Peschici che gli ispirò queste parole: “paese poverissimo, senz’acqua, affastellato sullo scoglio. La gente vive in parte in caverne scavate dentro la roccia tenera. Veramente a Pèschici la miseria stringe il cuore, e vi si conosce la mancanza di molte cose di prima necessità. Ebbene, Pèschici ha nome d’essere il paese che dà le più belle ragazze del Gargano. E devon esser belle assai, giudicando da quel che ho potuto scorgere passando. Ornate di collane e orecchini maiuscoli di vecchia filigrana, velate col fazzoletto o collo scialle, laboriose e riposate, salde donne sono le garganiche; contente dei loro uomini, contenti questi di loro: gran principio di ordine e di civiltà”.
A Peschici
Peschici si erge su di una rupe a picco sul mare e domina una baia fra le più belle di Italia. Cosa non potete perdere se venite in vacanza a Peschici?
Il Centro Storico: le origini di Peschici risalgono ad Ottone I (970 d.C.) che, per liberare il Gargano dai Saraceni, chiamò truppe di soldati mercenari Slavi. Il capo di questi, Sueripolo, con il suo esercito li scacciò i Saraceni e fu remunerato dall’Imperatore con le due colonie di Vico e di Peschici. Il medievale castello che sorge sull’estremità della rupe (visitabile nelle segrete) apparteneva ai beni della Abbazia di Calena (a seguire) che svolse un ruolo economico- sociale molto importante per tutto il sec. XI. Ricco di scorci suggestivi è il centro storico con le sue case costruite a picco sul mare e le tipiche coperture a cupola, tinte di calce bianchissima.
Chiesa di Sant’Elia Profeta: chiesa del Santo Patrono, costruita intorno al 1200, probabilmente per mano dei dominatori Angioini, prima chiesa di S.Pietro, fu intitolata al santo Profeta Elia a seguito di un evento miracoloso leggendario, la liberazione del paese e dei terreni circostanti da un’invasione di cavallette. Leggenda narra che dopo aver pregato il Santo e portato l’antica statua in processione per le vie del borgo, si levò un forte vento ed al mattino seguente i pescatori scesi nella baia la trovarono ricoperta da un fitto manto di cavallette, ognun a di queste riportava sotto l’ala destra due iniziali I.D. ovvero Ira Dei.
Chiesa del Purgatorio: piccola chiesa in p.zza del Popolo, in pieno centro storico. Le sue origini sono incerte ma da sempre questa chiesetta viene utilizzata per celebrare i riti legati all’adorazione dei defunti, da qui il continuo rimando ai simboli della morte (teschi crociati e posizione dell’altare a ponente) e all’aldilà, nell’affresco che adorna la volta e raffigura i tre regni (inferno, purgatorio, paradiso). Nella chiesa è presente un organo ligneo di manifattura artigianale risalente al 1500.
Abbazia di Calena (solo esterno): storicamente la cittadina di Peschici è legata alle sorti dell’Abbazia di Santa Maria di Calena, donata ai Benedettini delle Isole Tremiti dal Vescovo Leone della Diocesi di Siponto nel 1023.
Chiesa della Madonna di Loreto: a due chilometri da Peschici sorge il piccolo Santuario della Madonna di Loreto, grande quanto una grossa barca. E’ il santuario che un gruppo di pescatori di Peschici decise di costruire per atto di devozione verso la Madonna il cui intervento miracoloso aveva permesso loro di salvarsi in una notte di tempesta. I pescatori sciolsero il loro voto costruendo la cappella grande quanto la loro barca. Ospita diversi ex-voto marinari a forma di barche, remi e velieri. La Madonna di Loreto viene ricordata ogni secondo lunedì dopo Pasqua, quando gli abitanti del paese vi si recano ed è usanza consumare i tipici dolci pasquali a forma di cestelli con le uova sode chiamati “i canestredd”.
Torri di avvistamento: lungo la costa è possibile ammirare le antiche torri di avvistamento costruite a protezione dalle invasioni turche nel sec. XVII.
Testi by Parco Nazionale del Gargano.